Grazie al laboratorio didattico, gli studenti riattivano e comprendono i significati e il contesto storico e sociale documentati dai filmini di famiglia, imparano a confrontare la dimensione passata in cui questi sono stati creati e la contemporaneità in cui vengono fruiti (sia dal punto di vista del linguaggio e della tecnologia), riflettono su temi sociali, culturali, storici, politici. Così facendo, gli studenti sono incoraggiati ad attribuire senso alla realtà che vivono, alla propria identità, individuale e collettiva, a trasmettere valori, a immaginare in modo nuovo il futuro.
Il laboratorio didattico è gratuito per le scuole beneficiarie poiché è finanziato dal progetto stesso.
In ragione dell’attuale emergenza sanitaria, il laboratorio si potrà svolgere con una modalità didattica mista, includendo sia lezioni a distanza che lezioni tradizionali a scuola, in presenza, laddove sia possibile e in accordo con gli istituti scolastici coinvolti.
I gruppi di studenti saranno scelti tramite candidatura spontanea da parte dei docenti delle scuole della regione rispondendo a una Call pubblica lanciata dalle quattro mediateche a partire da metà gennaio fino a metà febbraio 2021.
Il laboratorio didattico si articola in due fasi. Nella prima, gli studenti seguono un percorso di avvicinamento ai formati ridotti, acquisendo le conoscenze base di questi prodotti audiovisivi e la loro dimensione storica. Parteciperanno a un incontro con Ginko Film, la società produttrice di "Le storie che saremo", il film collettivo realizzato con numerosi archivi italiani di Home Movies, nel corso del quale conosceranno i segreti della lavorazione dell’opera.
Nella seconda fase gli studenti, ciascuno nei propri territori, parteciperà a un laboratorio pratico condotto da filmmaker professionisti specializzati sia nella didattica del video making che nella valorizzazione creativa di formati ridotti e nella costruzione di progetti di Visual Storytelling. Il percorso laboratoriale condurrà alla realizzazione di un prodotto audiovisivo (scientemente si utilizza questo termine per non precludere alcuna declinazione di forma all’elaborato) che sia testimonianza del processo didattico a cui hanno partecipato (in cui sviluppano abilità trasversali, in stretta connessione con aree disciplinari curricolari) ed espressione della capacità di generare inediti narrazioni audiovisive destinate a un pubblico usando sia materiali analogici che digitali. Nel corso del laboratorio, infatti, gli studenti potranno utilizzare in modo creativo tanto i film di famiglia messi a disposizione da archivi e partner di progetto, quanto i video (Stories) offerti da Social Network come Instagram.
I lavori del laboratorio didattico di Visual Storytelling potranno trovare diffusione presso il pubblico scolastico e quello generalista grazie a con una campagna stampa e anche tramite incontri nelle scuole e nelle sale cinematografiche della regione.